I film del belga Bouli Lanners sono la migliore scoperta del momento. Andando a ritroso dall’ottimo Un’Estate da Giganti, in questi giorni ancora in alcune sale, si trova l’esordio registico Eldorado Road, dove Lanners è anche attore.
La capacità di raccontare cose terribili alleggerendole con un tocco poetico che appare del tutto naturale. La capacità di alleggerire con un tocco poetico dal retrogusto blues senza svuotare la sofferenza di significato. E la capacità di saper adoperare l’ironia senza precipitare nel sarcasmo o nel cinismo inutilmente esibito.
Yvan trova un ladro in casa, un ragazzo tossicomane. Rimane una notte in attesa che questo esca da sotto al letto, dove s’è rifugiato, finiranno per intraprendere assieme un lungo viaggio in automobile. Quella del road movie è una forma piena di fascino, e Lanners sa sfruttarla al meglio, creando situazioni surreali, simboliche, incontri paradossali, attraversando ampi spazi, affrontando il vuoto, e trovando poche parole e un mucchio di significati e sensazioni.
(4/5)
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