Boris – Il Film (Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo 2011)

borisIn sala a Bologna c’erano meno di trenta persone a vedere la primissima di Boris. Io, invece, stavo per comprare il biglietto maggiorato da casa, per paura di non trovare posto. Questo per dire quanto la percezione del mondo sia radicalmente condizionata da congetture personali che confondiamo col reale stato delle cose. Qui continuerò a dare per scontato che tutti sappiamo cos’è Boris, rientrando questo sito all’interno del mio microuniverso non rilevante per le statistiche Istat. Ad ogni modo Boris, perché sia chiara anche a me stesso la mia posizione, è forse l’unica serie italiana fatta per bene; non me ne vengono in mente altre. 
 
Gli autori di Boris, forse cadendo in un errore simile al mio, forse per scelta (in questo caso una scelta parecchio selettiva), non presentano né delineando i personaggi, semplicemente continuano da dove li avevano lasciati dando vita a una gustosa puntata espansa, o meglio a una serie ristretta, che in poco più di cento minuti riassume la parabola standard di una stagione: crisi, nuovo progetto con tentativo di rinnovamento, ritorno alla situazione iniziale. Fortunatamente la forza di Boris non è mai stata nel racconto visto dall’alto (spesso interrotto o costretto a soluzioni drastiche), ma nelle singole parti dei suoi dialoghi, nei personaggi di passaggio, e nell’affezione agli immutabili protagonisti. Tutto questo nel film continua a funzionare, mostrando un’ironia lucidissima fatta di freddo realismo, che scopre i cialtroni e i finti intellettuali, i bravi attori che si fanno solo la sera e la corsa ai cinepanettoni, il rapporto diretto fra il ralenti e il compromesso e soprattutto che “dopo la tv c’è il cinema, dopo il cinema la radio e poi la morte”. 
 
Insomma Boris fa ridere, non sempre con la stessa intensità ma ci riesce. Come film a sé difficilmente troverà un posto d’onore nella memoria collettiva della cinematografia italiana, ma conferma e completa la vitalità di un’ottima serie. Se già la conoscete certamente andrete a vederlo, e ci ritroveremo a scambiare citazioni e battute, altrimenti può essere una buona occasione per incuriosirvi.

(3,5/5)